giovedì 31 maggio 2012

I PROTAGONISTI della MEMORIZZAZIONE

Charles Babbage
  • Marco Tullio Cicerone- primo ad analizzare l'importanza delle tecniche di memorizzazione e della memoria
  • Charles Babbage-

Nel suo progetto dell'"Analytical engine" si distingue lo "store", l'equivalente delle moderne memorie dei pc.

  • Vannevar Bush negli anni 1930 -progetto "Memex"
  • Jay Wright Forrester - memoria a nuclei magnetici

martedì 29 maggio 2012

ABBECEDARIO


  • Apprendere
  • Babbage 
  • Cicerone
  • Dalì 
  • Elefante
  • Forrester
  • Genetica
  • Hardware
  • Immagine
  • Lettura
  • Mnemosine
  • Numeri
  • Orma
  • Preservare
  • Quantità
  • RAM
  • Salvare
  • Tecnica
  • Udito
  • Volto
  • Zuccheri


giovedì 24 maggio 2012

Come memorizzare dati nel dna


Trasformare il dna di un batterio in una memoria digitale controllabile, con gli stati logici 0 e  1 sono codificati nel materiale genetico. È il risultato di uno studio statunitense su Pnas.

Articolo

mercoledì 16 maggio 2012

NEI TEMPI


Le tecniche di memorizzazione erano molto importanti prima della diffusione dell'alfabetizzazione, poiché la conoscenza e la tradizione culturale venivano tramandate oralmente.
È nel De oratore che Cicerone racconta la leggenda di Simonide di Ceo, l'inventore dell'arte della memoria: Simonide, sfuggito miracolosamente al crollo di una sala in cui si trovava a banchettare con altri invitati, seppe identificare i corpi dei vari commensali, resi irriconoscibili dalle ferite, ricordandosi del posto che occupavano a tavola. Da questo evento Simonide ricavò l'importanza dell'ordine e delle immagini per la memoria:


« Egli [Simonide], pertanto, a quanti esercitino questa facoltà dello spirito, consiglia di fissare nel cervello dei luoghi e di disporvi quindi le immagini delle cose che vogliono ricordare. Con questo sistema l'ordine dei luoghi conserverà l'ordine delle idee, le immagini delle cose richiameranno le cose stesse, i luoghi fungeranno da tavolette per scriverci sopra e le immagini serviranno da lettere con cui scrivere. »


Questa metafora dei luoghi come tavolette di cera e delle immagini come lettere dell'alfabeto è anche presente sia nella Rhetorica ad Herennium dello pseudo-Cicerone che nell'Institutio oratoria di Quintiliano, e definisce in modo inequivocabile la caratteristica essenziale dell'arte della memoria: un uso di luoghi e di immagini che tenga conto di un certo ordine.



ICONOGRAFIA

Francobolli:
Arti visuali :

René Magritte-La memoria

Salvador Dalì-La persistenza della memoria(noto anche come "Gli orologi molli")

mercoledì 9 maggio 2012

La memoria per pc più piccola della storia

I valori binari degli atomi di memoria

È formata da soli 12 atomi di ferro distribuiti su due file ordinate: è la più piccola memoria magnetica mai realizzata. Fino a ieri il sistema più minuscolo richiedeva almeno un milione di atomi. La prodezza riferita dalla rivista Science, è frutto dei tecnologi dell’Almaden Research Center dell’Ibm negli Usa. L’incredibile balzo è stato ottenuto manipolando dei nanomateriali con i quali si ritiene possibile ora fabbricare una nuova generazione di chip e disk drive per computer molte volte più potenti di quelli basati sul silicio, ma soprattutto consentendo di consumare potenze inferiori.

sabato 5 maggio 2012

I primi passi della Memorizzazione di dati : il MEMEX

Il memex è un calcolatore analogico dotato di un sistema di archiviazione, ideato dallo scienziato e tecnologo statunitense Vannevar Bush negli anni trenta e mai realizzato, da molti considerato il precursore del personal computer e degli ipertesti.Il memex (dalla contrazione di memory expansion) era un sistema nel quale un individuo avrebbe registrato i propri libri, il proprio archivio e le proprie comunicazioni personali, meccanizzato in modo da poter essere consultato con eccezionali velocità e versatilità, una sorta di estensione privata della sua memoria.
Il memex era descritto come una scrivania dotata di schermi traslucidi, una tastiera, un set di bottoni e leve. All'interno, meccanismi motorizzati per la ricerca ultra-rapida di un vasto archivio di microfilm, che immagazzinava materiali a stampa di ogni genere (sia testi che immagini). Oltre a cercare e reperire informazioni in questo modo, il memex avrebbe dovuto permettere al lettore di aggiungere note a margine e scrivere commenti sfruttando la fotografia a secco. Cosa più importante di tutte, il memex avrebbe dovuto consentire la creazione di collegamenti stabili tra documenti diversi, attraverso la loro semplice selezione e la pressione di un tasto da parte dell'utente. Questa sua caratteristica rende il memex di Bush il precursore dei sistemi ipertestuali come quelli che costituiscono il World Wide Web.
« Appariranno forme totalmente nuove di enciclopedia, già confezionate con una rete di percorsi associativi che le attraversano, pronte per essere immesse nel memex ed ivi potenziate. »